Distillazione tra fiabe, novelle, favole, leggende, stòiȓe:
Il libro di Giacomino Giamello Antiche favole, come già detto, è un reimpianto di alee affinché formino i reisù (barbatelle), ma di quercia “crenata” ove la radice maestra radica in verticale e profondità, in più è una sempreverde. Solo che il terreno è ormai glabro di questo tipo di resistente pianta. Il libro di Giacomino, contiene mescolate con sapienza, fiabe, novelle, storie di masche buone, che come il mio socio prof Silvio Viberti diceva, formano una coperta protettiva sulla nostra LANGA.
Una volta i vicini, si fa per dire, nelle nostre colline era dai 300 a 1 km di distanza. Oggi abbiamo come vicini il mondo, con avvicendamenti smisurati di migranti. In più non ci sono più le “listòiȓe” soppiantate da face-book, jou-tube, twitter, smartphone, whatsapp, i-tunes etc.
Ai posteri l’ardua sentenza!
primo culasso
7 giugno 2016
FANNO RIMA CON POESIA
L’amore, la morte e la vera essenza dell’ipocrisia
“Noi non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana e la razza umana è piena di passione.”
Con queste parole abbiamo posato la prima pietra per costruire un percorso arduo, ma necessario a dare continuità ad un percorso di formazione dinamico e in costante azione. Ciò che andremo a rappresentare è anzitutto un messaggio; lo facciamo attraverso una commedia, una commedia eroica in versi poetici, appunto. Pur essendo scritta nel tardo ‘800, è ambientata ben due secoli prima; il titolo originale è molto noto, talmente noto che abbiamo scelto di tramutarlo in qualcosa d’altro per diversi motivi; uno fra tutti sottolineare non soltanto il personaggio protagonista, ma l’ensemble umano eterogeneo di persone che desiderano muovere se stesse ed il mondo in funzione di qualcosa molto simile alla libertà, intesa come partecipazione e moto attivo universale. Secondo noi, nelle opere d’arte, quelle vere, deve invariabilmente esistere almeno uno di questi tre elementi: l’amore, la morte e la vera essenza dell’ipocrisia. A volte ne troviamo uno, a volte due, altre ancora tutti e tre insieme. Ecco, dunque, che ora proviamo a metterci, noi e voi, al servizio di un testo che li contiene senza dubbio tutti e tre. Non siamo qui per fare spettacolo, per stupire o per dimostrare, anzi… magari sbaglieremo, chissà. Non è questo l’importante. Siamo qui, piuttosto, con il puro spirito di aprire, a chi ne abbia voglia, il cancello del nostro percorso di studenti che hanno il desiderio di approfondire la vita, l’umanità, le relazioni attraverso un particolare tipo di teatro, provando a fare rima con poesia.