LA MESTICANZA DI BEPPE AIMO

Si svolgerà a Castellino Tanaro sabato 11 giugno la presentazione ufficiale di un volume di racconti già in ristampa che l’autore Beppe Aimo, deceduto ad ottobre dell’anno scorso, non ha fatto in tempo a festeggiare.

Il vasto consenso che la lettura del volume intitolato Mesticanza ha suscitato sarà al centro della discussione sull’eccellenza della narrazione, con la messa al bando dei libri poco curati, scritti in modo improvvisato e privi di qualità. Il modello di narrazione che a Belvedere Langhe e a Castellino Tanaro terrà banco ha trovato molti estimatori. Lo si evince dai giudizi espressi dai primi lettori del volume:

Giuseppe Aimo e Renzo Ghiglia, foto 1 Sergio Rizzo, Ceva-

Lo scrittore Beppe Aimo con l’amico di Castellino Renzo Ghiglia che ricostruisce i pozzi.

Luciana Pistone ( dirigente scolastico) : Aimo    mi ha molto colpito, non solo per il  suo indiscusso e grandissimo talento, ma anche per la  sua capacità ad applicare con maestria le tecniche fondamentali della “scrittura”, segno di grandi conoscenze e di notevole cultura;

Manfredi Lanza (studioso) :  il tono, i temi, il “clima”  di questi racconti mi sembrano apparentati a quelli delle narrazioni intriganti e coinvolgenti che tradizionalmente i nonni più immaginativi e facondi facevano rivivere attorno ai camini delle case contadine;

Piera Appendino (lettrice): ho finito oggi la lettura di Mesticanza e sono rimasta veramente entusiasta, se è corretto usare questo termine, dei racconti che contiene;

José Pellegrini ( ex Direttore del Corriere dei Piccoli): ho letto Mesticanza e ho scoperto un vero scrittore. Ma dove stava nascosto un langhetto degno di stare accanto ad altri più noti? Ma questo è davvero il suo unico libro?… La grande dose di ironia, il modo suggestivo di evocare scene del passato e la ferocia su certi difetti del presente sono tanti piccoli e grandi pezzi di bravura.